di Giuseppe Turani

«La ver­ità è che per far crescere il mer­ca­to bisogna fare una riv­o­luzione tec­no­log­i­ca nelle tele­co­mu­ni­cazioni, prob­a­bil­mente la più grande che sia mai sta­ta fat­ta in Italia sul­l’on­da di quel­la avvi­a­ta da Deutsche Telekom in Ger­ma­nia con il lan­cio del­la super DSL. Una riv­o­luzione di una por­ta­ta tale che fino a qualche anno fa sarebbe sta­ta sem­plice­mente impens­abile». Per spie­gar­si meglio Ric­car­do Rug­giero, ammin­is­tra­tore del­e­ga­to di Tele­com Italia, mi squader­na davan­ti un grafi­co qua­si del tut­to incom­pren­si­bile, ma che è il cuore del­la riv­o­luzione hi-tech di cui si par­la.

«Per capire di che cosa si trat­ta — com­in­cia Rug­giero — dob­bi­amo fare un pas­so indi­etro. Oggi in Italia abbi­amo cir­ca 25 mil­ioni di linee tele­foniche. Gli inter­nau­ti, cioè col­oro che viag­giano su Inter­net, sono cir­ca 12 mil­ioni. Quel­li col­le­gati in ban­da larga sono sug­li otto mil­ioni. Da questi dati emerge che nel giro di un paio d’an­ni, il mer­ca­to andrà ver­so la sat­u­razione. A questo aggiun­ga che, gra­zie alla con­cor­ren­za, le tar­iffe con­tin­uer­an­no a calare. Negli ulti­mi tem­pi siamo andati avan­ti, come Tele­com, venden­do soprat­tut­to ban­da larga, ma la cresci­ta nel medio peri­o­do potrebbe ral­lentare. E poi che cosa ven­di­amo? E, più in gen­erale, che cosa fac­ciamo? E mi riferisco non solo alla Tele­com, ma più in gen­erale a tut­ti gli attori del mer­ca­to. Siamo tut­ti nel­la stes­sa situ­azione: dob­bi­amo trovare il modo di con­tin­uare a far crescere il mer­ca­to delle tlc».

Bel­la sfi­da.
La soluzione c’è ed è anche sem­plice: le reti dovran­no essere in gra­do di dis­tribuire con­tenu­ti tele­vi­sivi e servizi ICT (telemed­i­c­i­na, servizi per la pub­bli­ca ammin­is­trazione, ecc). In sostan­za, dob­bi­amo far evol­vere la ban­da larga per portare a casa del­la gente, via Inter­net, servizi, con­tenu­ti e la tele­vi­sione (con centi­na­ia di canali), con grande affid­abil­ità e qual­ità in alta definizione.

Ma non è quel­lo che avete già com­in­ci­a­to a fare da un po’ di tem­po?
Sì, infat­ti pros­eguiamo con la nos­tra strate­gia del­la con­ver­gen­za, ma per offrire a tut­ti la qual­ità e i servizi cui ho accen­na­to pri­ma dob­bi­amo cam­biare mar­cia, fare un salto in avan­ti.

Il che sig­nifi­ca?
Dob­bi­amo fare una riv­o­luzione hi-tech e real­iz­zare la Next Gen­er­a­tion Net­work: la rete ultra Broad­band.

Espres­sione sug­ges­ti­va, ma poco chiara.
Cercherò di spie­gar­mi meglio. Per dis­tribuire molti con­tenu­ti e la tele­vi­sione via Inter­net nelle case degli ital­iani dob­bi­amo garan­tire una ban­da, garan­ti­ta, supe­ri­ore ai 50 mega. Cioè deve asso­lu­ta­mente essere quel­la, anche se sono in mille a nav­i­gare su Inter­net tut­ti insieme.

E questo oggi non si può fare?
Si può, ma bisogna riv­o­luzionare tut­ta la rete di acces­so por­tan­do a ter­mine quel­lo svilup­po tec­no­logi­co che abbi­amo da tem­po avvi­a­to.

In parole povere?
Oggi la dis­tan­za media degli uten­ti dalle nos­tre cen­trali locali è di cir­ca 1.500 metri. E questo non con­sente di salire oltre i 20 mega. Per fare questo dob­bi­amo accor­cia­re ques­ta dis­tan­za a 500–600 metri.

Quin­di dovete fare altre cen­trali?
No. Dob­bi­amo super­ar­le avvic­i­nan­do­ci a casa del cliente.

Sem­pre più mis­te­rioso.
No. È sem­plice. Oggi come fun­ziona la rete? Il seg­nale arri­va, via fibra otti­ca, alla cen­trale locale (ce ne sono ottomi­la in tut­ta Italia) e poi dalle cen­trali rag­giunge le case degli ital­iani sul doppino di rame. Bene, noi dob­bi­amo super­are le ottomi­la cen­trali e arrivare con la fibra otti­ca molto più avan­ti fino agli arma­di di smis­ta­men­to (quel­li che stan­no accan­to ai con­do­mi­ni e alle case). Questi sono cir­ca 100mila in Italia. In prat­i­ca, dob­bi­amo arrivare con la fibra otti­ca fin sot­to casa degli uten­ti. Da lì all’abitazione poi si va con il doppino di rame che tut­ti han­no già in casa. In questo modo si pos­sono fornire a tut­ti oltre i 50 mega di ban­da.

In questo modo dove si andrà?
Noi cre­di­amo che il mer­ca­to gra­zie a ques­ta nuo­va rete, capace di trasmet­tere i nuovi servizi, con­sen­tirà di rag­giun­gere nel 2011 un mer­ca­to com­p­lessi­vo di cir­ca 15–16 mil­ioni di cli­en­ti broad­band. E ques­ta è una riv­o­luzione. Una vol­ta che tut­to ciò sarà real­iz­za­to, l’I­talia sarà di fat­to qua­si tut­ta col­le­ga­ta e nel migliore dei modi. Di fat­to avre­mo real­iz­za­to le super high­way infor­matiche di cui parla­va anni fa Al Gore in Amer­i­ca. Tut­ta l’I­talia sarà col­le­ga­ta in ban­da super-larga e sopra quel­l’au­tostra­da ci potrà pas­sare tut­to quel­lo che si desidera: come già det­to tele-assis­ten­za, buro­crazia, tele-istruzione, ecc. Tut­to quel­lo che ver­rà in mente agli oper­a­tori e alle autorità (Comu­ni, Province, ecc.).

Sol­di?
È un prog­et­to a lun­ga sca­den­za che richiede inves­ti­men­ti impor­tan­ti. Ma c’è anche un altro tema fon­da­men­tale.

E quale è?
Per mod­i­fi­care la rete di acces­so dob­bi­amo dis­cutere con le autorità ital­iane e di Brux­elles su come portare avan­ti questo prog­et­to che avrà for­ti impat­ti sul­la rego­la­men­tazione.

Rimar­rete pur sem­pre i più gran­di del mer­ca­to.
Anche qui pro­poni­amo una pic­co­la riv­o­luzione. Fin ora si è det­to che Tele­com con­trol­la tut­to per­ché con­trol­la il doppino che arri­va in casa di tut­ti gli uten­ti, il famoso “ulti­mo miglio” (che adesso, dopo quel­lo che ho appe­na illus­tra­to, si ridur­rebbe a poche decine di metri). Ebbene, noi vogliamo scor­po­rare pro­prio quel­l’ul­ti­mo miglio che ver­rà mes­so in una soci­età a parte, il tut­to in pieno accor­do con l’Au­thor­i­ty delle comu­ni­cazioni. Dopo di che un pos­si­bile sce­nario sarà che tut­ti, Tele­com com­pre­sa, affit­ter­an­no da ques­ta soci­età l’ul­ti­mo miglio, il col­lega­men­to finale con l’u­tente, e tut­ti alle stesse con­dizioni, con lo stes­so con­trat­to di affit­to.

Ma ques­ta soci­età rimane del­la Tele­com.
Noi abbi­amo avvi­a­to un per­cor­so che come det­to richiederà molti mesi per essere por­ta­to a com­pi­men­to. Quel­lo che vogliamo ottenere è che il risul­ta­to finale sia vin­cente sia per il rego­la­tore sia per tut­to il mer­ca­to, così da con­sen­tire il mas­si­mo svilup­po del set­tore. A noi inter­es­sa che si sia tut­ti sul­lo stes­so piano. In sostan­za, Tele­com Italia per arrivare in casa del sign­or Rossi dovrà andare da ques­ta nuo­va soci­età e affittare il col­lega­men­to, pagan­do l’af­fit­to, e la stes­sa cosa dovrà e potrà fare qual­si­asi altro oper­a­tore. Ci sarà, ovvi­a­mente, un con­trat­to stan­dard.

Dopo di che liberi tut­ti?
Dopo sare­mo tut­ti su un piano di par­ità e ognuno potrà real­iz­zare le sue offerte com­mer­ciali. Noi pen­si­amo a dis­tribuire una tele­vi­sione fat­ta di tan­ti con­tenu­ti, con moltissi­mi canali, molti film, già oggi ne abbi­amo 2.500 in libre­ria e altri ne avre­mo, ma ci saran­no even­ti sportivi, musi­cali e moltissime altre cose. Insom­ma, una gran­dis­si­ma tv via cavo. Sul­la rete, però, potran­no pas­sare molte altre cose. Dipen­derà dal­l’u­so che la col­let­tiv­ità nazionale ne vor­rà fare.

E nel­l’im­me­di­a­to cosa state facen­do?
Come det­to pros­eguiamo con la con­ver­gen­za, lancer­e­mo all’inizio di otto­bre un’of­fer­ta per cui per un euro al giorno un utente può avere la ban­da larga a 2 mega a tem­po inde­ter­mi­na­to (può stare, cioè, anche tut­to il giorno su Inter­net) e tele­fonate su rete fis­sa gratis (urbane e interur­bane), per tut­to il giorno e per tut­ta la set­ti­mana. E per due euro al giorno la ban­da pas­sa a 20 mega, sem­pre con uso illim­i­ta­to, e in più ci sono agevolazioni per com­prare il tele­fono wi-fi e il com­put­er.

Arti­co­lo pub­bli­ca­to il 25 set­tem­bre 2006 su Affari & Finan­za di Repub­bli­ca

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