Durante la campagna per le elezioni presidenziali, Donald Trump ha fatto della lotta all’immigrazione irregolare uno dei suoi cavalli di battaglia, ribadendo il concetto anche nella prima intervista concessa da presidente eletto («Via subito fino a tre milioni di clandestini con precedenti criminali»).
A dispetto delle apparenze, però, la cacciata degli immigrati irregolari non rappresenta una novità. In ogni anno dei due mandati di Barack Obama alla Casa Bianca, infatti, ci sono state più deportazioni rispetto a quelle eseguite sotto tutti i presidenti precedenti, Bush junior compreso.
Come riporta questo grafico, ricavato dai dati ufficiali del Department of Homeland Security, tra il 2009 e il 2014 sono stati deportati circa due milioni di immigrati irregolari. Rory Carroll sul Guardian di ieri ha aggiornato questo numero, scrivendo che sotto la presidenza Obama sono state deportate circa 3,2 milioni di persone, inclusi i genitori di bambini che hanno la cittadinanza americana perché sono nati negli Stati Uniti.
Se Trump sarà di parola è probabile che batta questo record, ma non si può certo parlare di discontinuità rispetto alle politiche sull’immigrazione adottate dagli Usa negli ultimi anni.
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