Finalmente chiarito l’increscioso malinteso all’origine di tante polemiche sul Jobs Act del governo. Il Jobs in questione è Steve, quello della Apple, e il modello di riferimento del nostro esecutivo per la creazione di milioni di nuovi posti di lavoro sono le fabbriche cinesi, quelle a cui la stessa Apple ha delegato l’assemblaggio dei suoi costosi gioielli elettronici, a partire dall’iPhone e dall’iPad, dove gli operai, minorenni compresi, sono costretti a turni massacranti alla catena di montaggio per non farci mancare la nostra fetta quotidiana di tecnologia.
