Roberto Speranza

in Politica interna

L’uguaglianza secondo Roberto Speranza

Il capogrup­po del Pd alla Cam­era, Rober­to Sper­an­za (a me ne ispi­ra poca), dice final­mente qual­cosa di vaga­mente di sin­is­tra: «Per fare ripar­tire l’e­cono­mia bisogna ripar­tire dai più deboli».

Poi si rende con­to di essere ospite di Bruno Ves­pa e di rischiare di non essere più invi­ta­to a “Por­ta a Por­ta”, e subito pre­cisa: «Quan­do dici­amo par­ti­amo dagli ulti­mi, non è per­ché ci piace dis­eg­nare un mon­do di uguaglian­za, di pari oppor­tu­nità [non sia mai…], ma per­ché rite­ni­amo che una soci­età più eguale, una soci­età che dà di più a chi ha di meno, è anche una soci­età più com­pet­i­ti­va, che riesce a rispon­dere meglio alla grande neces­sità di far ripar­tire i con­su­mi, di far ripar­tire un cir­cuito vir­tu­oso nel nos­tro Paese».

In una trenti­na di sec­on­di, insom­ma, è rius­ci­to a derubri­care l’uguaglian­za da prin­ci­pio cos­ti­tuzionale a orpel­lo del cap­i­tal­is­mo.

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