in Diritti

Errare è umano, ma per­se­ver­are è dia­bol­i­co. Nes­suno dovrebbe saper­lo meglio del­la Chiesa, che del­la lot­ta al malig­no ha fat­to una delle sue ragioni sociali. La lezione di Piero Wel­by, al quale furono negati i funer­ali reli­giosi con­ces­si invece in pom­pa magna a un dit­ta­tore san­guinario come Pinochet, non è però servi­ta a nul­la. Il nuo­vo cor­so di Ange­lo Bag­nasco è un clone di quel­lo di Rui­ni, e infat­ti il pres­i­dente del­la Con­feren­za epis­co­pale ital­iana non ha esi­ta­to un atti­mo a soll­e­vare l’en­nes­i­mo polverone sul caso di Elu­a­na Englaro, la ragaz­za che da 16 anni “vive” in sta­to veg­e­ta­ti­vo per­ma­nente.

Appe­na atter­ra­to a Syd­ney, dove si è reca­to per parte­ci­pare alla Gior­na­ta mon­di­ale del­la Gioven­tù, Bag­nasco si è sen­ti­to in dovere di pren­dere posizione pub­bli­ca­mente con­tro l’ipote­si che ven­ga stac­ca­ta la spina alle mac­chine che impedis­cono a Elu­a­na di morire. La sua con­tra­ri­età ha trova­to imme­di­ata­mente eco in un appel­lo lan­ci­a­to dal­l’as­so­ci­azione Scien­za e Vita — cui han­no pronta­mente ader­i­to, tra gli altri, anche le Acli, il Movi­men­to per la Vita, l’Azione cat­toli­ca, l’As­so­ci­azione Dos­set­ti, il Forum delle famiglie e i soli­ti teo­dem Pao­la Binet­ti e Savi­no Pez­zot­ta — che definisce la sen­ten­za dei giu­di­ci di Milano la «pri­ma ese­cuzione cap­i­tale del­la sto­ria Repub­bli­cana ital­iana».

Questo rifer­i­men­to impro­prio e fuor­viante alla pena di morte, a uso e con­sumo dei media alla ricer­ca di un tito­lo ad effet­to, sarebbe di per sé suf­fi­ciente a squal­i­fi­care l’ap­pel­lo come atto di pura pro­pa­gan­da ide­o­log­i­ca. Nel­lo spazio di pochi para­grafi, però, i suoi pro­mo­tori sono rius­ci­ti a fare anche di peg­gio, con l’in­de­cente richi­es­ta «alla famiglia di Elu­a­na ad accogliere l’in­vi­to di chi ha dichiara­to di vol­er con­tin­uare ad assis­ter­la amorevol­mente: altro non è che un affi­da­men­to di amore». Affi­da­men­to di amore? Vis­to da qui questo pas­sag­gio assomiglia piut­tosto a un rim­provero ai gen­i­tori, colpevoli agli occhi dei cro­ciati di Scien­za e Vita di non vol­er più «assis­tere amorevol­mente» la figlia.

Nes­suno, a pre­scindere dalle sue opin­ioni su eutana­sia e tes­ta­men­to bio­logi­co o dal suo cre­do, può davvero sapere come si com­porterebbe al pos­to di Bep­pino Englaro. Lun­gi dal dis­pen­sare pietà per i pro­tag­o­nisti di un dram­ma doloroso che si trasci­na da anni, i buro­crati del Vat­i­cano, però, insistono nel­l’im­par­tire i loro dog­mi non negozi­a­bili in nome di un Dio di cui si sono auto­procla­mati rap­p­re­sen­tan­ti in ter­ra.

Lo fan­no usan­do come scu­do il novan­ta per cen­to e pas­sa di ital­iani che risul­tano essere cat­toli­ci soltan­to per­ché bat­tez­za­ti alla nasci­ta, quan­do era­no anco­ra inca­paci di inten­dere e di vol­ere, men­tre le chiese si svuotano sem­pre di più, e in bar­ba ai tan­ti cat­toli­ci adul­ti che non han­no con­di­vi­so l’ot­tusità delle ger­ar­chie eccle­si­as­tiche nel­la vicen­da di Piero Wel­by. E lo fan­no — con un accani­men­to che dimostra meno empa­tia di un pez­zo di ghi­ac­cio — soprat­tut­to rispet­to a materie di cui non han­no alcu­na espe­rien­za diret­ta, come l’abor­to, il divorzio, la con­trac­cezione, la fecon­dazione assis­ti­ta. O il dolore di un padre che si è vis­to strap­pare la figlia da un inci­dente. Pred­i­cano molto, insom­ma, dove non pos­sono e non san­no raz­zo­lare.

Aggior­na­men­to del 19 luglio 2008. Con questo aggior­na­men­to voglio seg­nalare che questo pez­zo è sta­to pub­bli­ca­to anche da Rosso di Sera e Megachip, ma soprat­tut­to con­sigliare la let­tura del­la let­tera che Mari­na Gar­aven­ta, una don­na di 48 anni che dal 2003 vive attac­ca­ta a un res­pi­ra­tore, ha scrit­to alla Stam­pa. L’ho trova­ta bel­lis­si­ma e molto più utile delle tante chi­ac­chiere, com­p­rese le mie, udite in questi giorni sul caso di Elu­a­na Englaro.

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Commento

  1. Il com­men­to di Simone Ramel­la riv­ela una pro­fon­da igno­ran­za sia del mes­sag­gio cris­tiano che del Cat­e­chis­mo del­la Chiesa Cat­toli­ca, per cui farebbe bene a doc­u­men­tar­si pri­ma di dire tante scioc­chezze. Comunque, a parte questo vet­ero-anti­cler­i­cal­is­mo che risale al XIX sec­o­lo ed è sta­to super­a­to dalle cor­ren­ti filoso­fiche europee più avan­zate (da Haber­mas a Gere­mek ed altri) se lui non è cat­toli­co, per­ché sta a sen­tire quel­lo che dicono i Vescovi e non pen­sa piut­tosto a vivere la sua vita come gli pare? Il Papa e i Vescovi par­lano a chi vuole star­li a sen­tire e se lui non è d’ac­cor­do potrebbe almeno evitare di usare frasi offen­sive.

  2. Cara Car­la, non dubito di essere pro­fon­da­mente igno­rante — almeno in con­fron­to a lei — rispet­to al mes­sag­gio cris­tiano, anche se ricor­do che una vol­ta, quan­do fre­quen­ta­vo il cat­e­chis­mo, anda­va di moda il “por­gi l’al­tra guan­cia”. Evi­den­te­mente da allo­ra le cose sono cam­bi­ate parec­chio. Nel­la mia igno­ran­za, comunque, non tro­vo nul­la — NULLA — di cris­tiano nel­l’at­teggia­men­to di Bag­nasco & C. rispet­to alle vicende di Elu­a­na Englaro e Pier­gior­gio Wel­by. Le assi­curo anche che sul­la mia vita le parole dei vescovi han­no un impat­to molto lim­i­ta­to. Il più delle volte eviterei anche di sen­tir­li, se non fos­se che spes­so e volen­tieri spun­tano dai tg e dalle pagine dei gior­nali sen­za avvis­are. Sulle vite di altri, però, l’im­pat­to delle loro parole non è così lim­i­ta­to: pen­so al padre di Elu­a­na, a Wel­by, agli omoses­su­ali che vor­reb­bero vivere i loro affet­ti alla luce del sole e non sen­tir­si trat­tati come figli di un Dio minore, alle cop­pie eteroses­su­ali che cer­cano un figlio con la pro­cre­azione assis­ti­ta… Forse dovrei lim­i­tar­mi a far­mi gli affari miei, ma io m’in­caz­zo lo stes­so. Non pos­so far­ci nul­la. Infine le sarei gra­to se, oltre a citare sbriga­ti­va­mente Haber­mas e Gere­mek per denun­cia­re il mio vet­ero-anti­cler­i­cal­is­mo (se la met­ti­amo sul vet­ero, però, con­corderà sul fat­to che la Chiesa bat­te tut­ti), si pren­desse anche la briga di spie­gar­mi quali sono le “tante scioc­chezze” e le “frasi offen­sive” che avrei scrit­to. A meno che lei non con­sid­eri offen­si­vo tut­to ciò che è in con­trasto con le sue opin­ioni.

  3. Sper­are che la monar­chia-asso­lutista del­la Chiesa di Roma cam­bi è pura illu­sione. Sono sem­pre loro, quel­li che un tem­po arde­vano sul fuo­co i cosid­det­ti ereti­ci, che era­no solo cris­tiani con idee diverse, e le cosid­dette streghe, che han­no fat­to dev­astare 3 delle prin­ci­pali civiltà (Incas, Maya, Atzechi) per puri inter­es­si eco­nomi­ci (si leggano le opere di Mons. de la Casa) e che ora ci negano le lib­ertà più basi­lari, dal­l’u­so dei preser­v­a­tivi alla morte, quan­do la vita, come nel caso di Elu­a­na, non è più vita.