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Scon­ta­ta la reazione di molti espo­nen­ti del cen­trode­stra che stril­lano alla lesa maestà papale dopo la pun­ta­ta di giovedì sera di Annoze­ro ded­i­ca­ta a “Sex Crimes and the Vat­i­can”, l’inchi­es­ta del­la Bbc sui cri­m­i­ni ses­su­ali commes­si da alcu­ni preti e sul­l’at­teggia­men­to omer­toso tenu­to in mer­i­to dalle ger­ar­chie vat­i­cane. Con sprez­zo del ridi­co­lo, c’è chi si è spin­to fino a denun­cia­re, come ha fat­to il sen­a­tore Udc Francesco D’Onofrio, l’e­sisten­za di una non meglio pre­cisa­ta «strate­gia ten­dente a dis­trug­gere pun­ti fon­da­men­tali del cat­to­lices­i­mo ital­iano e mon­di­ale».

Com­pren­si­bile, comunque, lo stu­pore di chi — abit­u­a­to a sguaz­zare lib­era­mente tra cro­nisti-zerbino e reg­gimi­cro­fono, spes­so sul libro paga del Capo — ha scop­er­to l’e­sisten­za di gior­nal­isti che, oltre a fare domande, non si accon­tentano di repliche gener­iche ma pre­tendono — addirit­tura — delle risposte per­ti­nen­ti. Un vero e pro­prio shock cul­tur­ale per un paese in cui infor­mazione fa rima con pani­no (quel­lo dei Tg).

A propos­i­to di reg­gimi­cro­fono, con una scelta di tem­po tan­to per­fet­ta quan­to esi­la­rante, appe­na cala­to il sipario su Annoze­ro, su Raiuno è com­par­so Bruno Ves­pa, che ha ded­i­ca­to la pun­ta­ta di Por­ta a Por­ta alle apparizioni mar­i­ane di Fati­ma. «Tra gli ospi­ti — scrive Antonel­la Bec­ca­ria — Giulio Andreot­ti, che rac­con­ta del­la spir­i­tu­al­ità che la local­ità e la sua sto­ria gli ispi­ra­no. A corre­do gran­di parole di incen­sa­men­to per l’is­ti­tuzione chiesa, men­tre fino a pochi minu­ti pri­ma alla stes­sa isti­tuzione si chiede­va di rompere il silen­zio sug­li abusi con­tes­ta­ti. Da Ves­pa però il silen­zio su cui ci si con­cen­tra si limi­ta al mis­tero sul quar­to seg­re­to rice­vu­to nel­la local­ità por­togh­ese».

Silen­zio asso­lu­to anche sul­l’op­por­tu­nità di invitare in stu­dio a par­lare del­la Madon­na un per­son­ag­gio (Andreot­ti) sal­va­to dal­la pre­scrizione da una con­dan­na per il reato di parte­ci­pazione all’as­so­ci­azione per delin­quere con Cosa Nos­tra, conc­re­ta­mente ravvis­abile fino alla pri­mav­era 1980, come cer­ti­fi­ca­to da una sen­ten­za del 2003 del­la Corte di Appel­lo di Paler­mo con­fer­ma­ta un anno dopo dal­la Cas­sazione. Non risul­ta che il car­di­nale Tar­ci­sio Bertone, seg­re­tario di Sta­to vat­i­cano e ospite del­la stes­sa pun­ta­ta di Por­ta a Por­ta, abbia espres­so imbaraz­zo per l’ac­costa­men­to.

Tor­nan­do alla trasmis­sione di Michele San­toro, è del tut­to pretes­tu­osa l’ac­cusa di man­can­za di con­trad­dit­to­rio. Nel video del­la Bbc viene det­to esplici­ta­mente che, alle richi­este di un’in­ter­vista per repli­care alle accuse riv­olte ai suoi ver­ti­ci, il Vat­i­cano non ha mai rispos­to. E nel­lo stu­dio di Annoze­ro la Chiesa ha avu­to piena lib­ertà di con­trad­dire. Dalle risposte del­l’ar­civesco­vo Rino Fisichel­la, ret­tore del­la Pon­ti­f­i­cia Uni­ver­sità Lat­er­a­nense, è emer­sa sem­mai l’im­pos­si­bil­ità delle ger­ar­chie eccle­si­as­tiche di fornire risposte cred­i­bili.

Fisichel­la ha det­to — gius­ta­mente — che sui casi di ped­ofil­ia com­piu­ti da sac­er­doti «non ci può essere omertà alcu­na, ignavia, nes­suna for­ma che pos­sa far pen­sare a un nascondi­men­to dei fat­ti». I fat­ti, però, dimostra­no che spes­so è avvenu­to il con­trario. Non ci vol­e­va nem­meno l’inchi­es­ta del­la Bbc per sco­prir­lo. “Io ti assol­vo”, un libro di Gior­dano Bruno Guer­ri pub­bli­ca­to nel 1993 da Bal­di­ni & Cas­tol­di, ave­va già mes­so in luce con chiarez­za la respon­s­abil­ità del­la Chiesa nel­l’a­vere edu­ca­to i cat­toli­ci a credere che del “pec­ca­to” si deb­ba ren­dere con­to soltan­to a Dio e ai suoi sedi­cen­ti rap­p­re­sen­tan­ti, anche quan­do il “pec­ca­to” è un reato grave sanzion­a­to dal­la legge ter­re­na.

I fat­ti dimostra­no anche che i cri­m­i­ni ses­su­ali commes­si dai preti non pos­sono essere liq­ui­dati come episo­di iso­lati com­piu­ti da sac­er­doti indeg­ni del­l’abito che indos­sano. In diver­si casi, infat­ti, questi pedo-sac­er­doti han­no potu­to con­tin­uare ad agire per anni o decen­ni gra­zie alle cop­er­ture e ai silen­zi dei loro supe­ri­ori, pre­oc­cu­pati soprat­tut­to di evitare lo scan­da­lo e sal­vare le apparen­ze. Come ha sot­to­lin­eato l’au­tore del­l’inchi­es­ta, Colm O’Gor­man, se la Chiesa a un cer­to pun­to ha cam­bi­a­to atteggia­men­to è sta­to soltan­to quan­do non ave­va più alter­na­tive, per­ché lo scan­da­lo era diven­ta­to una valan­ga che rischi­a­va di travol­ger­la.

Anche questo è un fat­to, invis­i­bile soltan­to per chi non lo vuole vedere. E riconoscer­lo non sig­nifi­ca gettare dis­cred­i­to su tut­ti i preti, com­pre­si quel­li che oper­a­no quo­tid­i­ana­mente in favore dei più deboli e degli emar­ginati, tal­vol­ta a cos­to del­la loro stes­sa vita. Qui, infat­ti, non è in dis­cus­sione la respon­s­abil­ità dei sin­goli, ma quel­la del­la Chiesa come isti­tuzione.

È pos­i­ti­vo che Fisichel­la di fronte a mil­ioni di tele­spet­ta­tori abbia espres­so il suo «sen­so di tris­tez­za, per­ché qui ci sono delle vit­time inno­cen­ti e queste vit­time devono ess­er rispet­tate, da tut­ti». Pos­i­ti­vo ma non suf­fi­ciente, per­ché non bas­ta dire, come ha fat­to Fisichel­la, che questi ped­ofili non avreb­bero mai dovu­to essere nom­i­nati preti. Qual­cuno — la Chiesa — li ha nom­i­nati, e di questo, almeno, dovreb­bero chiedere scusa i suoi ver­ti­ci. Pos­si­bil­mente sen­za aspettare che sia trascor­so qualche sec­o­lo.

Post scrip­tum. A uso dei tan­ti politi­ci che a propos­i­to del­la pun­ta­ta di Annoze­ro del 31 mag­gio han­no par­la­to di «tv spaz­zatu­ra» e «sen­sazion­al­is­mo», questo il com­men­to di mon­sign­or Rino Fisichel­la, trat­to da un’in­ter­vista di Orazio La Roc­ca pub­bli­ca­ta il 2 giug­no sul­la Repub­bli­ca: «È indub­bio che quan­do in una trasmis­sione si ha la pos­si­bil­ità di esprimere le pro­prie opin­ioni, di cor­reg­gere pregiudizi e fal­sità con rispet­to ed ascolto, si fa vera­mente un buon servizio. Durante il con­fron­to, anche se non tutte le cose dette pote­vano essere con­di­vis­i­bili, mi sono sen­ti­to rispet­ta­to e ascolta­to. E il mer­i­to è sen­za dub­bio del con­dut­tore». Amen.

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Commento

  1. Il com­men­to di D’Onofrio…mi ricor­da molto la sto­ria delle Forze Oscure Del­la Reazione In Aggua­to…
    com­pli­men­ti per il post.