in Guerra e pace, Politica

«Andate a votare e io pub­blicherò la vos­tra foto sul­l’home page del mio sito». Ques­ta la sin­go­lare promes­sa fat­ta da Michael Moore, con un mes­sag­gio invi­a­to nel giorno delle elezioni di medio ter­mine per il rin­no­vo parziale del Con­gres­so Usa. L’u­ni­ca con­dizione pos­ta dal reg­ista di Bowl­ing a Columbine e Fahren­heit 9/11 è quel­la di inviare fotografie scat­tate davan­ti ai seg­gi elet­torali con in mano una sco­pa. «La sco­pa oggi sarà la nos­tra mas­cotte, per­ché sti­amo per spaz­zare via imbroglioni e guer­ra­fondai».

Dopo l’appel­lo lan­ci­a­to ieri alla vig­ilia del voto, Moore dunque insiste nel­la sua cam­pagna online, con l’o­bi­et­ti­vo di far pen­dere la bilan­cia delle elezioni dal­la parte del Par­ti­to Demo­c­ra­ti­co. E, foto a parte, indi­ca altre quat­tro buone ragioni per andare a votare.

Per il reg­ista, innanz­i­tut­to, quel­lo di oggi è un ref­er­en­dum sul­l’­op­er­a­to di Bush. «Anche se sulle schede tro­verete i nomi dei vari can­di­dati, non las­ci­at­e­vi trarre in ingan­no. Ques­ta elezione non riguar­da questo o quel can­dida­to, ma è nien­te­meno che un ref­er­en­dum nazionale su George W. Bush e la sua guer­ra. Non perdete tem­po a infor­mar­vi su chi sia il tizio in cor­sa per un pos­to al Con­gres­so. Sapete che più o meno sono tut­ti uguali, qual­cuno meglio di altri, ma… per favore. Loro sono quel­li che sono e ques­ta elezione non li riguar­da. Qui si trat­ta sem­plice­mente di decidere se le cose devono con­tin­uare o meno nel­lo stes­so modo».

Il rifer­i­men­to è soprat­tut­to alla guer­ra in Iraq. Per Moore, infat­ti, «per votare in favore del­la guer­ra, votate i repub­bli­cani. Per votare con­tro, votate i demo­c­ra­ti­ci. Non impor­ta se il sin­go­lo can­dida­to repub­bli­cano è con­tro la guer­ra e quel­lo demo­c­ra­ti­co è a favore. Ciò che sarà davvero impor­tante entro la mez­zan­otte di oggi è il com­puto totale dei voti, per capire se l’Amer­i­ca avrà det­to sì o no a Bush. E per capir­lo, l’u­ni­co modo sarà con­tare i voti sot­to la grande D e la grande R. Quin­di oggi l’u­ni­co modo per pren­dere posizione con­tro Bush è votare per i demo­c­ra­ti­ci».

Il reg­ista tor­na anche sulle polemiche legate ai pos­si­bili brogli, che potreb­bero spin­gere molti elet­tori a dis­ertare le urne. «Per bec­ca­re i repub­bli­cani men­tre rubano i vostri voti, innanz­i­tut­to dovete votare. Ci sono molte e gius­tifi­cate pre­oc­cu­pazioni a propos­i­to delle nuove mac­chine per il voto elet­tron­i­co che devono essere tenute in con­sid­er­azione. È fin trop­po facile sfruttare le nuove tec­nolo­gie per scip­pare il voto. Ma se queste pre­oc­cu­pazioni vi spingessero a decidere di non perdere tem­po a votare, sig­nifi­ca che sono rius­ci­ti a zit­tirvi sen­za nem­meno dover sab­otare le mac­chine. Votate. Costringeteli a vio­lare la legge se vogliono vin­cere. Li incas­tr­ere­mo se lo fan­no. Ve lo promet­to».

Sec­on­do Moore scon­fig­gere i repub­bli­cani è impor­tante anche per togliere ogni ali­bi ai rap­p­re­sen­tan­ti demo­c­ra­ti­ci, che negli ulti­mi anni han­no gius­ti­fi­ca­to la pro­pria resa di fronte alle politiche del­l’am­min­is­trazione Bush con il fat­to di essere una mino­ran­za sen­za alcun potere. «Questi demo­c­ra­ti­ci sen­za spina dor­sale han­no per­me­s­so a Bush di scatenare ques­ta guer­ra, e da allo­ra l’han­no finanzi­a­ta. Ma a par­tire da domani, si spera, non avran­no più nes­suna maschera dietro cui nascon­der­si. E spet­terà a noi far­gli sen­tire il fia­to sul col­lo».

L’ul­ti­mo buon moti­vo per recar­si alle urne cita­to da Moore si rias­sume in due numeri: 2.836 e 655mila. Sono rispet­ti­va­mente le vit­time amer­i­cane e irach­ene del­la guer­ra inizia­ta più di tre anni fa. «Cias­cuno di loro rap­p­re­sen­ta­va una vita preziosa dona­ta da Dio che nes­sun uomo ave­va il dirit­to di portare via. Cias­cuno di loro ave­va una madre, un padre, delle sorelle, dei fratel­li, dei mar­i­ti, delle mogli, degli ami­ci, dei figli, delle figlie. È pazzesca, ami­ci miei, tremen­da­mente pazzesca, ques­ta assur­da perdi­ta di vite umane».

icon-pic­ture‑o  L’home page del sito di Michael Moore alle 19,24 di oggi (ora ital­iana)
icon-pic­ture‑o  Gal­le­ria fotografi­ca: al seg­gio con la sco­pa

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