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Scor­dat­e­vi l’u­ni­ver­sità, i mas­ter o gli stage. Se volete fare sol­di e car­ri­era con­cedete sen­za indu­gi le vostre gra­zie al potente di turno, anche se gras­so e un po’ untu­oso. Questo il bel mes­sag­gio che la tele­vi­sione ital­iana trasmette alle ragazze che si affac­ciano sul mon­do del lavoro.

Pren­dete il caso di Elis­a­bet­ta Gre­go­raci, la 26enne di Sover­a­to nota anche come fidan­za­ta uffi­ciale di Flavio Bri­a­tore. Da quan­do, una man­ci­a­ta di mesi fa soltan­to, è fini­ta coin­vol­ta nel cosid­det­to scan­da­lo di Val­let­topoli, le cose per lei non sono mai andate meglio. «Sono sta­ti i giorni più duri del­la mia vita — si è lamen­ta­ta in una delle numerose inter­viste rilas­ci­ate a bufera pas­sa­ta — Ho sof­fer­to, ho sof­fer­to tan­to. È sta­to un momen­to davvero dif­fi­cile, anche per­ché mi sono sen­ti­ta un capro espi­a­to­rio».

Chi la dà alle per­sone giuste, però, ce la fa. E infat­ti, dopo tante sof­feren­ze, cul­mi­nate con il suo allon­tana­men­to dal­la Rai, la bel­la cal­abrese si è con­so­la­ta in fret­ta gra­zie a un con­trat­to con Medi­aset, che le ha offer­to la con­duzione di una rubri­ca di gos­sip (com­pli­men­ti agli autori per la fan­ta­sia) nel­la trasmis­sione Buona Domeni­ca, e gra­zie alla com­pag­nia tele­fon­i­ca Tre, che l’ha affi­an­ca­ta a Clau­dio Amen­dola e Pip­po Bau­do in uno spot in onda in questo peri­o­do per reclamiz­zare il famiger­a­to TVfoni­no.

Vignetta di Mauro Biani

La stes­sa sorte è toc­ca­ta alla 31enne catanese Maria Mon­sè, un’al­tra pro­tag­o­nista del sex­gate del­la Rai, che l’ex por­tav­oce di Gian­fran­co Fini, Sal­vo Sot­tile, indi­ca­va come «una por­cel­la doc» nelle tele­fonate inter­cettate. Lei ha ammes­so di aver cer­ca­to l’ap­pog­gio di qualche politi­co per fare stra­da in tv, ma ha nega­to di esser­si offer­ta o ven­du­ta: «Man­da­vo avan­ti mio papà car­di­ol­o­go. Lo costringe­vo a curare i miei ami­ci poten­ti o i politi­ci che conosce­va lui. Se fos­si sta­ta con Sot­tile o altri avrei avu­to un pro­gram­ma intero».

Comunque siano andate davvero le cose, anche nel suo caso sono arrivate rap­i­da­mente in soc­cor­so le tv berlus­co­ni­ane, che le han­no offer­to di far parte del­la giuria del­la Pupa e il sec­chione, il pro­gram­ma cult di Italia 1 che lan­cia altri utili mes­sag­gi alle ragazze ital­iane, pro­po­nen­dosi il nobile obi­et­ti­vo di scar­dinare il luo­go comune che tra una don­na bel­la ma poco intel­let­tuale e un uomo intel­li­gente ma poco attraente non ci sia alcun moti­vo d’at­trazione. Come inseg­na Val­let­topoli, in effet­ti di motivi pos­sono essercene moltissi­mi.

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Commento

  1. eeeeeeeeeh.…mio caro
    non è tut­to bian­co e nero. Cer­to si può dis­cutere se sia gius­to o utile scegliere di fare tv o meno, conoscen­do quel mon­do e come fun­ziona. Però una vol­ta che si è scel­to o ci si adegua alle regole o sei fuori. E le regole le det­tano gli uomini…saranno anche por­celle però in quel mon­do se non sei por­cel­la che fai?
    e chi lo ha sta­bil­i­to?
    a presto
    clark

  2. Hai ragione. In effet­ti il col­ore preva­lente in tv da molti anni a ques­ta parte mi sem­bra essere un mar­rone uni­forme, con alcune raris­sime eccezioni. Che la nor­ma fos­se quel­la trac­cia­ta da Sot­tile, Gre­go­raci & C. era ris­a­puto anche pri­ma delle inter­cettazioni. Il salto di “qual­ità” sem­mai è rap­p­re­sen­ta­to dal rici­clag­gio ful­mi­neo di alcu­ni dei pro­tag­o­nisti del­lo scan­da­lo, sec­on­do la rego­la del “bene o male, purché se ne par­li”. Aggiun­go, allo­ra, che mi piac­erebbe che le regole cam­bi­assero e che da me Tre non avrà mai neanche un cen­tes­i­mo.