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Quan­do le cose van­no male, pos­sono sem­pre andare peg­gio. Lo dimostra la rap­i­da e triste parabo­la dis­cen­dente del­la Cre­monese, pas­sa­ta dal­l’eu­fo­ria esti­va per la pro­mozione appe­na con­quis­ta­ta nel­la cadet­te­ria, dopo anni di pur­ga­to­rio in C, alle batoste in serie rime­di­ate sul cam­po in questo pri­mo scor­cio di cam­pi­ona­to, fino alle vicende più recen­ti del­la set­ti­mana che si sta per con­clud­ere: l’esonero del­l’al­lena­tore Rosel­li dopo la scon­fit­ta casalin­ga con il Man­to­va capolista e la querelle medi­at­i­ca con il quo­tid­i­ano La Provin­cia.

Dici­amo subito che la deci­sione di esclud­ere i cro­nisti del­la Provin­cia dal­la pre­sen­tazione del nuo­vo mis­ter gri­giorosso, evi­den­te­mente pre­sa da qual­cuno poco avvez­zo al gala­teo delle pub­bliche relazioni, non è piaci­u­ta neanche a noi. Alle critiche, per quan­to pos­sano essere ingen­erose o super­fi­ciali, si risponde con le parole o con i fat­ti, non sbat­ten­do la por­ta in fac­cia all’in­ter­locu­tore.

Fat­ta ques­ta pre­mes­sa, aggiun­giamo anche che non ci è piaci­u­ta nem­meno la cam­pagna di stam­po bis­car­diano imbasti­ta dopo il fat­to dal­la stes­sa Provin­cia, che da giorni lamen­ta in decine di arti­coli, let­tere e com­men­ti il delit­to di lesa maestà. Vedere il bra­vo Gior­gio Bar­bi­eri descrit­to come una sor­ta di Giu­liana Sgrena (la gior­nal­ista del Man­i­festo rapi­ta in Iraq) in sal­sa cre­monese las­cia infat­ti un po’ per­p­lessi.

E anche il con­tin­uo, iron­i­co riferir­si al patron Tri­bol­di come “con­sole ono­rario alle Sey­chelles” è un colpo bas­so decisa­mente fuori luo­go, vis­to che pro­prio la Provin­cia, all’in­do­mani del­lo tsuna­mi del dicem­bre scor­so nel sud-est asi­ati­co, ave­va rac­colto la tes­ti­mo­ni­an­za di Tri­bol­di sot­to­lin­e­an­do più volte quel­la car­i­ca. In quel caso, però, sen­za alcu­na inten­zione di sbef­feg­gia­r­lo, prob­a­bil­mente per­ché in quel peri­o­do la Cre­monese nav­i­ga­va soli­taria in tes­ta alla clas­si­fi­ca.

Meri­ta forse di essere ricorda­to anche il fat­to che pro­prio il Gior­gio Bar­bi­eri-Sgrena qualche mese fa soltan­to ha segui­to da “embed­ded” la comi­ti­va gri­giorossa nel viag­gio-pre­mio alle Sey­chelles orga­niz­za­to da Tri­bol­di per cel­e­brare la pro­mozione in B. Anche in quel caso non risul­ta che la car­i­ca di con­sole ono­rario avesse sus­ci­ta­to par­ti­co­lare ilar­ità.

La ver­ità, insom­ma, è che fino a quan­do le cose (e la clas­si­fi­ca) han­no mar­ci­a­to per il ver­so gius­to, la Provin­cia ha man­tenu­to un rap­por­to più che affet­tu­oso con i ver­ti­ci del­la soci­età di via Per­si­co. Ora che i gri­giorossi indos­sano la maglia nera del­la cadet­te­ria, invece, ha cam­bi­a­to improvvisa­mente idea: la squadra non ha un’an­i­ma, l’or­gan­i­co è inadegua­to, la diri­gen­za è inca­pace e, soprat­tut­to, il tito­lo di con­sole ono­rario non con­ta un fico sec­co.

Edi­to­ri­ale pub­bli­ca­to il 29 otto­bre 2005 sul Pic­co­lo Gior­nale di Cre­mona

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