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I sondag­gi non sem­bra­no las­cia­r­gli scam­po nel­la sfi­da lom­bar­da con Formigo­ni, ma Ric­car­do Sar­fat­ti, can­dida­to pres­i­dente del cen­trosin­is­tra alle prossime elezioni region­ali, con­tin­ua a dichiarare di credere nel­la pos­si­bil­ità del­la vit­to­ria. L’ul­ti­ma tego­la malau­gu­rante è tar­ga­ta Ekma Ricerche, che sul­la base di un sondag­gio real­iz­za­to tra il 9 e il 14 mar­zo su un cam­pi­one di mille per­sone inserisce la Lom­bar­dia, insieme al Vene­to, tra le due regioni che lo schiera­men­to di cen­trode­stra si aggiu­dicherà sicu­ra­mente nel voto del 3 e 4 aprile.

In base a questo sondag­gio, i par­ti­ti che sosten­gono Formigo­ni dovreb­bero attes­tar­si attorno al 53 per cen­to dei con­sen­si, men­tre quel­li del cen­trosin­is­tra si fer­mereb­bero al 41,7 per cen­to. Un dato in cresci­ta rispet­to alle elezioni prece­den­ti, ma comunque insuf­fi­ciente per col­mare il dis­tac­co, che cinque anni fa era sta­to abissale. Tan­to più che, dal pun­to di vista delle pref­eren­ze per­son­ali, Rober­to Formigo­ni, con il 57 per cen­to dei con­sen­si che gli ven­gono attribuiti da Ekma Ricerche, dimostra di rius­cire a esercitare sul­l’elet­tora­to un appeal in gra­do di super­are gli schiera­men­ti di par­ti­to, men­tre Sar­fat­ti, attes­ta­to al 40 per cen­to, un dato infe­ri­ore a quel­lo attribuito alla coal­izione che lo sostiene, non sem­bra essere rius­ci­to fino­ra a strap­pare elet­tori al gov­er­na­tore uscente, anche per­ché per molti lom­bar­di rimane tut­to­ra un illus­tre sconosci­u­to.

Il tem­po stringe ormai e, se la fotografia scat­ta­ta dai sondag­gi è accu­ra­ta, è impens­abile che pos­sa ver­i­fi­car­si un capo­vol­gi­men­to di fronte. Ric­car­do Sar­fat­ti, che vuole comunque gio­carsela fino in fon­do, può sper­are che i sondag­gisti si sbagli­no e aggrap­par­si alle ultime “armi” che gli sono rimaste a dis­po­sizione. Una potrebbe essere rap­p­re­sen­ta­ta dal fac­cia a fac­cia tele­vi­si­vo con Formigo­ni, che potrebbe spostare un po’ di voti.

L’ipote­si di questo con­fron­to, però, cir­co­la ormai da più di un mese e, al di là del­l’ade­sione for­male di entram­bi i can­di­dati, fino­ra è sfo­ci­a­ta in un nul­la di fat­to. Forte dei sondag­gi, infat­ti, Formigo­ni potrebbe essere ten­ta­to a evitare lo scon­tro diret­to con lo sfi­dante in tv, ma anche lo stes­so Sar­fat­ti, meno esper­to del gov­er­na­tore davan­ti alle tele­camere, potrebbe aver fini­to per credere che le sue strim­inzite chance di vit­to­ria, se mai ce ne fos­sero, non pas­sano per il pic­co­lo scher­mo.

Il can­dida­to del cen­trosin­is­tra, sem­mai, fin dal­l’inizio è sem­bra­to con­vin­to di pot­er fare leva, per gio­carsela fino in fon­do, sul­l’in­sod­dis­fazione cres­cente di parte del­l’elet­tora­to mod­er­a­to, delu­so dalle tante promesse non man­tenute di Formigo­ni, com­pre­sa una buona fet­ta del mon­do impren­di­to­ri­ale, di cui lo stes­so Sar­fat­ti è espres­sione. Un’in­sod­dis­fazione da inter­cettare attra­ver­so un pro­gram­ma di gov­er­no cred­i­bile e capace di far leva sui nervi las­ciati scop­er­ti dalle politiche di Formigo­ni, in par­ti­co­lare in mate­ria di edu­cazione, con i famigerati buoni scuo­la, infra­strut­ture, a par­tire dai dis­a­gi dei pen­dolari, e san­ità, dopo il fal­li­men­to sostanziale del­la tan­to sbandier­a­ta legge di rifor­ma regionale.

Ric­car­do Sar­fat­ti ha dimostra­to di pot­er essere un inter­prete all’al­tez­za di questo bisog­no di cam­bi­a­men­to e di una polit­i­ca vera, basa­ta sui fat­ti e non sui procla­mi o le pub­lic rela­tion che sem­bra­no piacere così tan­to al suo ambizioso rivale. In questo sen­so lo slo­gan che sta accom­pa­g­nan­do la sua cam­pagna elet­torale, “La Lom­bar­dia ha bisog­no di idee, non fac­ce”, è azzec­ca­to. Solo che sem­bra sot­to­va­l­utare il fat­to che al momen­to di votare la gente spes­so ha bisog­no anche di pot­er asso­cia­re alle idee una fac­cia. E alla sua, in queste poche set­ti­mane di cor­sa al Pirellone, in molti non han­no pro­prio avu­to il tem­po di abit­u­ar­si.

Arti­co­lo pub­bli­ca­to il 19 mar­zo 2005 sul Pic­co­lo Gior­nale di Cre­mona

Arti­co­lo pub­bli­ca­to anche su Medi­um

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